Buona pratica
al servizio dello Sviluppo
Piattaforma informatica web, sperimentata ed efficace, ideata da Alberto Savastano e messa a disposizione di autorità decisionali, economisti e tecnici dei settori pubblici e privati. Consente di applicare correttamente i principi scientifici dell’ottimizzazione del benessere sociale, verificando – in modo preventivo – la redditività finanziaria e socio-economica degli studi di fattibilità dei progetti d’investimento dell’economia reale: pubblici e privati, produttivi, infrastrutturali e social. Si tratta di uno strumento operativo che accompagna tutte le fasi del processo decisionale: preparazione, valutazione, scelta politica o imprenditoriale, finanziamento e monitoraggio.
Diffusione della Cultura e incremento della Professionalità
(Prof. Francesco Parrillo)
Il THINK TANK – LABORATORIO CIVICO PER LO SVILUPPO LOCALE[1]
Quando il pensiero si fa territorio
Nel cuore delle periferie culturali e civiche del nostro Paese nasce un’idea controcorrente: un Think Tank popolare e territoriale, alimentato dal dialogo libero tra cittadini. Non un luogo dove pochi parlano e molti ascoltano, ma uno spazio in cui si rovescia il paradigma: il pensiero parte dal basso e si costruisce insieme, attraverso l’ascolto reciproco, il confronto aperto e il desiderio condiviso di contribuire al bene comune. Il Think Tank non nasce nei centri del potere, ma ai margini; non cerca visibilità, ma impatto.
- Cos’è il Think tank?
È un serbatoio di idee, un laboratorio civico aperto, alimentato dal colloquio spontaneo tra cittadini. Non è un’associazione, né un comitato, né una struttura rigida: è un punto di incontro (anche digitale) dove le persone si confrontano liberamente su ciò che funziona e ciò che va ripensato nei luoghi in cui vivono.
- Cosa fa concretamente?
- Ascolta e raccoglie riflessioni, proposte e soluzioni nate dal confronto tra cittadini.
- Elabora sintesi condivise su temi cruciali: sviluppo locale, coesione sociale, sostenibilità ambientale, crescita formativa ed economica.
- Formula raccomandazioni operative da restituire alle istituzioni locali (Comuni, Regioni, Enti intermedi) chiedendone l’esame, la condivisione e – se ritenute valide – l’attuazione.
- Perché esiste il Think tank?
Perché lo sviluppo reale non nasce dai centri decisionali, ma dall’intelligenza collettiva di una comunità. Quando i cittadini pensano insieme (think) e mettono in comune ciò che sanno, ciò che vedono, ciò che sentono (tank), le soluzioni smettono di essere mere opinioni e diventano capitale pubblico, spunto concreto per decisioni più eque, utili e radicate. - Una proposta alle istituzioni
Il Think tank non impone, non protesta, non si contrappone per principio. Offre pensiero spontaneo, proposte ragionate e soluzioni condivise. Non chiede finanziamenti né incarichi: chiede ascolto. Solo ascolto. E, quando possibile, fiducia operativa. - Dove nasce, a chi si rivolge
Nasce nelle zone dimenticate: aree interne, quartieri periferici, borghi in declino. Non si considera minore, perché sa che spesso è proprio lì che nascono le visioni più autentiche. Il Think tank dà voce ai silenzi civici, organizza l’ascolto e lo restituisce sotto forma di proposta pubblica. - Come funziona?
Attraverso incontri spontanei (in presenza o online), dove ogni cittadino può portare la propria esperienza. I risultati vengono rielaborati, aggregati e trasformati in schede sintetiche inviate agli enti pubblici con una sola richiesta: valutarle. Se qualcosa funziona, adottarlo. Se qualcosa manca, migliorarlo insieme. - Un’iniziativa indipendente e libera
Il Think tank non ha sponsor istituzionali, non ha fondazioni alle spalle, non è portatore di bandiere ideologiche. È un’idea semplice ma potente: pensare insieme per contare di più. Ed è fondata sulla convinzione che il pensiero collettivo, quando è libero e condiviso, può migliorare le decisioni pubbliche più di qualsiasi consulenza esterna. - Verso un modello nazionale?
Se la comunità lo vorrà, il Think tank potrà evolvere, espandersi, contaminare altri territori. Ma senza fretta, senza ambizioni centraliste. Per ora serve il territorio. Serve la gente che lo vive. Serve chi vuole pensare con i piedi per terra e la testa nel futuro. - Un metodo che è anche una visione Il Think tank è più di un laboratorio civico: è un metodo di cittadinanza attiva, una forma rinnovata di democrazia dal basso. È un invito ad agire, partecipare, riflettere, decidere insieme. E soprattutto, è una scommessa: quella che il futuro si costruisca ascoltando chi lo abita.
Contattaci. Attivati. Diventa parte del cambiamento.
“Qui si pensa. Ma si pensa con i piedi per terra.”
- Il presente Documento è stato costruito a partire dai contenuti della Dissertazione scientifica di Alberto Savastano su: L’Analisi Costi-Benefici con riferimento al contesto metodologico, tecnici, finanziario e socio-economico dell’l’Italia ↑